3 anni di lavoro e un investimento economico pari a 30 milioni di euro: sono i numeri del World Trade Center di San Marino, una delle più recenti realizzazioni dell'architetto londinese Norman Foster, figura di spicco del panorama internazionale per le sue realizzazioni a grande contenuto innovativo.
Lo Studio di design e architettura Foster & Partners è infatti autore di opere come il terminal della nuova stazione di Londra Stansted, la Sackler Gallery della Royal Academy, la sede della Hong Kong and Shanghai Bank etc., tutte strutture tecnologicamente molto avanzate. |
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L'intero complesso è costituito da due edifici distinti fra loro, per la cui realizzazione, oltre allo studio Foster, un ruolo fondamentale è stato svolto dallo Studio Antao di San Marino, autore della progettazione delle strutture e della direzione lavori. Si è trattato di un'importante occasione di incontro fra due scuole di costruzione, di un confronto tra filosofie diverse che ha comportato anche un reciproco arricchimento professionale.
Particolari e innovative le tecnologie utilizzate, le cui prestazioni sono state abbinate all'uso di materiali di nuova generazione, che garantiscono un ridotto impatto ambientale e un'elevata qualità strutturale. In particolare, è stato impiegato un calcestruzzo che, insieme a casseri in lamine di acciaio, ha consentito la realizzazione di pilastri a bassissimo ingombro e ad elevata resistenza. |
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Oltre al prestigio che porta, legato anche al nome della catena internazionale WTC, l'immobile realizzato a San Marino è, quindi, un esempio di soluzioni tecnologiche all'avanguardia e si candida a divenire la sede di un importante polo d'affari.
Come tutti gli altri WTC sparsi nel mondo, anche quello di San Marino rispecchia, per la sua organizzazione e per la configurazione architettonica, l'unicità dell'area in cui è situato, e si pone come elemento strategico nella promozione del territorio a livello internazionale.
(Fonte Laura Della Badia www.floornature.it ) |